CicloMercato 2021, Keegan Swirbul firma un biennale con la Rally Cycling grazie a un KOM su Strava
Un KOM su Strava può rilanciare una carriera. Questo è quello che è successo a Keegan Swirbul, che da ex grande promessa del ciclismo statunitense, si è ritrovato quest’anno a firmare un contratto da stagista con la Rally Cycling per concludere la stagione. Ma come ci si è arrivati? Al termine del 2019, il classe ’95, ormai senza contratto, aveva scritto a tanti team per offrirsi, ma si era visto rispondere sempre picche da tutti, con l’unica eccezione della Ljiubjana Gusto Santic (squadra slovena che ha scoperto e lanciato il vincitore dell’ultimo Tour Tadej Pogacar) che gli aveva offerto un contratto per il 2020.
Il corridore americano, però, dopo la firma non era nemmeno ancora arrivato in Europa, che è stato costretto a fermarsi alcuni mesi dopo essersi procurato un brutto infortunio in allenamento. Così, durante il lockdown, Swirbul era già a casa sua e così dopo essersi ripreso ha cominciato a uscire in allenamento cercando dei record su Strava (“Per me è un’ossessione” ha ammesso ai microfoni di VeloNews). Su una bici tutt’altro che perfetta il venticinquenne è riuscito a scalare il Flagstaff, una salita con una pendenza media del 8,2% e picchi anche del 20, facendo un tempo secondo solo a quello ottenuto da Levi Leipheimer durante una gara nel 2012, battendo i tempi fatti registrare sullo stesso segmento da altri pro come Joe Dombrowski, Lachlan Morton e Sepp Kuss.
Un risultato che poi ha mostrato la settimana dopo a Jonas Carney della Rally Cycling, al quale aveva scritto per prendere in prestito una bici per allenarsi, visto che la sua era ormai inutilizzabile. A quel punto Carney è rimasto impressionato, non solo dal risultato in sé, ma anche del fatto che Swirbul avesse continuato ad allenarsi con determinazione, nonostante non avesse idea di quando sarebbe potuto tornare a gareggiare.
La finestra per i trasferimenti di metà stagione era però ormai conclusa e quindi l’unico contratto possibile era quello da stagista, che Swirbul è stato ben lieto di accettare, dopo aver sfruttato la sua licenza slovena per prendere un volo per tornare in Europa. A quel punto sono arrivati dei piazzamenti interessanti in alcune corse portoghesi, che hanno convito la compagina americana a offrirgli un biennale, che di fatto potrà rilanciare la sua carriera.
“In genere non ingaggiamo basandoci su Strava, ma lui aveva praticamente già un piede dentro – ha commentato Jonas Carney, rivelando che lo scorso anno il nome di Swirbul era stato l’ultimo a rimanere escluso dall’organico – Vedere la sua motivazione, sapendo come molti corridori abbiano perso motivazione, è stato quello che ci ha convinti”.
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